Chiese e Luoghi di culto a Pieve di Cento
La Collegiata di S. Maria Maggiore e La Chiesa della SS. TRinità
LA COLLEGIATA DI S. MARIA MAGGIORE
La Collegiata di S. Maria Maggiore è la più antica del paese. La troviamo citata per la prima volta, col nome di Pieve di Santa Maria Maggiore, in un documento del 1207 e sappiamo che fino al 1378 fu sede dell'unico fonte battesimale in tutto il paese.
La Chiesa così come appare oggi è frutto di una ricostruzione effettuata fra il 1702 ed il 1710 su progetto dei fratelli Campiotti di Modena mentre l'abside e' ancora quella della Chiesa preesistente e risale alla seconda meta' del XIV secolo.
Il Campanile, alto 48 metri, fu ricostruito nel 1487 sul troncone del campanile precedente, crollato alcuni anni prima.
Con lesene e doppie finestre chiuse ed un doppio arco alle finestre della cella campanaria, lo stile del campanile è romanico - rinascimentale.
Nel 1990 sono terminati gli interventi di restauro che, oltre a consolidarlo, hanno visto un rifiorire della tradizione campanaria: le campane di Pieve di Cento sono le campane tra le piu' popolari ed importanti della provincia e risalgono al 1809, anno in cui furono fuse nell'officina Reatti di Reggio Emilia.
L'interno della Chiesa è ad unica navata con altari laterali e stile barocco e custodisce opere degne di nota tra le quali un'assunzione di Guido Reni del 1600 ed un'annunciazione del Guercino del 1646.
L'opera però sicuramente più interessante ed alla quale si deve il carattere di santuario che ha assunto la Collegiata , è un crocifisso ligneo in stile romanico-lombardo della fine del XIII secolo, oggetto di culto da secoli ed orgoglio della comunità religiosa di Pieve, che raffigura il Cristo morente in croce con tre chiodi anziché con quattro , come era in uso raffigurarlo nelle rappresentazioni dell'epoca.
Il piede destro e' sovrapposto al piede sinistro ed entrambi sono conficcati solamente con un chiodo.
La rappresentazione di torace e costole è lontana da uno studio anatomico che dia un'impronta realistica al soggetto: le costole sono eccessivamente tracciate all'attaccatura, sono prive di muscoli sui fianchi, sono circolari e non elissoidali e partono dall'addome anziché dallo sterno.
Particolare importanza ha la processione del Crocifisso che si svolge ogni vent' anni in coincidenza con la divisione dei terreni della Partecipanza agraria (istituzione in cui, ogni vent'anni, ai capifamiglia maschi residenti ed aventi diritto viene ridistribuita una quota della terra comune).
LA CHIESA DELLA SS.TRINITA'
La Chiesa della SS. Trinità fu costruita Fu edificata dall'omonima comunità religiosa che si era stabilita a Pieve di Cento intorno alla metà del XVI secolo .
Questa Chiesa viene nominata per la prima volta in una bolla del 1581 tempo in cui era non solo luogo di preghiera ma anche luogo di sosta per i pellegrini che erano in viaggio verso luoghi santi.
Accanto alla Chiesa vi era un piccolo ospedale, coevo e amministrato dalla stessa comunità religiosa, prestava cura e soccorso ai viaggiatori ed ai convalescenti dimessi dall'Ospedale di S. Maria.
L'oratorio è l'ambiente più prezioso della Chiesa in quanto custodisce gli splendidi affreschi di Lionello Spada e di Francesco Brizio, datati tra il 1612 e il 1615 e raffiguranti scene dall'Antico e del Nuovo Testamento.
Inoltre nell'oratorio è presente lo splendido coro in noce intagliato da Giovanni da Bergamo detto "il Venezian", su disegno dello stesso Francesco Brizio.